23 February 2012

Balenae.... Baloneptr... Balaenaeoptera phiskalus?


Balene assassine, balenottere-visone, balene-pilota... Ma esistono veramente? Spesso sono frutto della fantasia di chi cerca di tradurre alla lettera il nome di un cetaceo, il più delle volte dall'inglese. E come biasimare il giornalista o il volonteroso blogger che nella fretta di pubblicare la notizia dell'ultimo tragico spiaggiamento storpia irrimediabilmente il nome latino con il risultato che quale sia la specie in questione - un dato importante - resta spesso un mistero.
Sul sito di Tethys c'è l'elenco completo dei nomi di tutte le specie conosciute di cetacei in latino (nome scientifico), inglese e italiano. M.J.

PS Le inesistenti specie di cui qui sopra sono, rispettivamente:
"balena assassina" (killer whale) orca;
"balena visone" (minke whale, dove Minke, il nome di un baleniere norvegese, viene confuso con mink, visone) balenottera minore
"balena pilota" (pilot whale) globicefalo.

Da Amazon, libri, DVD e... carne di balena.


La notizia è rimbalzata ieri su tutti i social network e non solo: il colosso mondiale Amazon venderebbe carne di balena attraverso il suo sito giapponese. Un inquietante adattamento dei balenieri all'e-commerce? Così sosteneva Environment News Service, ma qualcuno aveva pensato a una "bufala", dal momento che cercando sul sito in questione (che è anche parzialmente in inglese), non compariva nulla che assomigliasse a carne di balena. Pare che i prodotti, nientemeno che 147 articoli diversi - peraltro sono in violazione delle regole etiche di Amazon - siano stati prontamente ritirati, come racconta il Sydney Morning Herald.


22 February 2012

Il silenzio sui sonar


I cetacei sono protetti dalle leggi di tutti i Paesi mediterranei - leggi che non valgono molto se è vero che nel frattempo si sta svolgendo, senza clamore, una massiccia esercitazione navale NATO che comprende l'uso di quei sonar che sappiamo essere letali per diverse specie: questa la denuncia di Giuseppe Notarbartolo su "Il Fatto Quotidiano".
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14 February 2012

The wreck in the Sanctuary - Il relitto nel Santuario



The shipwreck of the cruise vessel Costa Concordia lies in the Pelagos Sanctuary for Marine Mammals, which was created because of the region's importance to whales and dolphins.
"Down to Earth", an online show featuring cutting edge stories about the environmental impacts of current events has been talking to Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Tethys' President, who proposed the creation of the Pelagos Sanctuary.
Down to Earth's stories use expert knowledge to reveal how people affect the environment, even when unobserved in the press; in this video Giuseppe tells about the potential impacts of the shipwreck on marine life.
Watch the video

Il relitto della "Costa Concordia" giace nel bel mezzo del Santuario Pelagos, creato per salvaguardare i mammiferi marini. "Down to Earth" , un programma on line dedicato a servizi sull'impatto ambientale degli eventi di attualità, ha intervistato sull'argomento Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Presidente di Tethys e autore della prima proposta per la creazione del Santuario.
Guarda il video (in inglese)

11 February 2012

Giovani cronisti di mare



"Cronisti in classe" è il titolo dell'iniziativa della scuola media "2 Giugno" di La Spezia: un gruppo di ragazzi ha redatto un articolo di giornale, pubblicato poi dal "La Nazione", su temi di grande attualità: il Santuario dei cetacei, il naufragio della "Costa Concordia", il patrimonio naturalistico dei nostri mari. E si parla anche di Tethys.
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08 February 2012

Maritime traffic involves stress for northern right whales - Le balene franche stressate dal traffico


Northern right whales are known as a rather fragile species, and their numbers grow only very slow. Scientists now demonstrated that, among other factors, noise is stressing them. They have measured stress hormones in whale faeces and found they rose with the density of shipping.
Read the article.


Le balene franche boreali sono una specie particolarmente vulnerabile, la cui popolazione stenta a recuperare di numero. Quel che i ricercatori hanno dimostrato di recente, non è incoraggiante: misurando gli ormoni dello stress nelle feci, e hanno constatato che il livello si alza con l'aumentare del traffico marittimo.
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07 February 2012

Il Santuario Pelagos verso una migliore protezione



Pochi si sono accorti che dal 1° gennaio di quest'anno è entrata in vigore la Zona di Protezione Ecologica (ZPE) formalmente dichiarata dall'Italia (DPR 27.10.2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17.12.2011), comprendente buona parte del Mar Ligure, il Tirreno e il Mare di Sardegna. In precedenza i mari italiani si estendevano fino al limite delle acque territoriali, cioè a una distanza di 12 miglia nautiche dalla cosiddetta linea di base. Come si legge nel decreto, le nuove misure di protezione comprendono:
"a) prevenzione e repressione di tutti i tipi di inquinamento marino da navi, comprese le piattaforme off-shore, l'inquinamento biologico conseguente a discarica di acque di zavorra, ove non consentito, l'inquinamento da incenerimento dei rifiuti, da attività di esplorazione, sfruttamento dei fondali marini e l'inquinamento di tipo atmosferico, anche nei confronti delle navi battenti bandiera straniera e delle persone di nazionalità straniera;
b) protezione della biodiversità e degli ecosistemi marini, in particolare con riferimento alla protezione dei mammiferi marini;
c) protezione del patrimonio culturale rinvenuto nei suoi fondali".
Una conseguenza molto importante di questa novità nel campo della governance del Mediterraneo è che - a parte una minima strisciolina in corrispondenza delle acque monegasche - l'intera estensione del Santuario Pelagos giace ora in acque che si trovano sotto giurisdizione nazionale, in questo caso di Italia e Francia (che aveva dichiarato la sua ZPE nel 2004). Nessuna scusa pertanto è più valida per chi si ostinava a sostenere che Pelagos non era un'area marina protetta perché di fatto non era possibile, dal punto di vista giuridico, proteggerla, visto che si trovava in gran parte al di fuori delle giurisdizioni nazionali. Unico neo: il decreto non fa riferimento a limitazioni di sorta per quanto concerne i survey sismici mediante airgun, oggi una delle più preoccupanti minacce per i cetacei che vivono nei nostri mari.
Giuseppe Notarbartolo di Sciara

Nella figura in alto: L’area in giallo è il Santuario Pelagos; la nuova Zona di Protezione Ecologica è all’interno della linea bianca. La parte di Pelagos fuori dalla ZPE italiana è nella ZPE francese, salvo una sottile striscia di mare in corrispondenza di Monaco (non visibile in figura).

04 February 2012

From Toledo to the Cetacean Sanctuary


Summer vacation for some students means sleeping in and staying up all night, but for one University of Toledo student, summers are filled with long hours of hands-on research out at sea.
Sydni Coleman, 22, a senior majoring in biology has spent the past two summers conducting marine mammal research in the Mediterranean Sea through Tethys on board Pelagos. In an interview she tells about her experience.
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01 February 2012

Underwater noise pollution: a bucket on your head - Inquinamento acustico: provare per credere!


What is man-made noise like from the point of view of marine mammals? It affects sea creatures like putting a bucket on your head: it cuts off the senses. On this amazing site you can check it out.


Che effetto ha l'inquinamento acustico sui mammiferi marini? E' come imporgli un secchio sulla testa: impedisce loro la comunicazione sensoriale. Su questo bel sito se ne può sperimentare di persona l'effetto.