Il mare che scotta
Giovedi 17 maggio verrà presentata a Milano la "prima" nazionale di "Mediterraneo bollente" di Eugenio Manghi per la White Fox Communications, documentario-inchiesta sul riscaldamento dei nostri mari - nella cui realizzazione Tethys è partner ufficiale e collaboratore. Presentato all'ultimo Mip Tv di Cannes, ha avuto il riconoscimento di "Opera di Interesse Culturale" e la "Cittadinanza Italiana" dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ecco di cosa si tratta:
Il Mediterraneo, soprattutto quello profondo, si sta riscaldando più velocemente di tutti gli altri mari del Pianeta. Un riscaldamento altrettanto potente e rapido è documentato solo in prossimità del polo Nord. L'aumento di circa 2-3°, con temperature superficiali anche di 29°, ha già prodotto cambiamenti notevoli nella biodiversità e alcune specie sono migrate a nord, mentre specie esotiche sono arrivate.
Lo scambio di nutrienti tra masse d'acqua profonde e superficiali si sta profondamente alterando, tanto è vero che si sono registrate esplosioni di alghe dannose per gli ecosistemi marini e tossiche per l'uomo.
Il clima del Mediterraneo sta modificandone la pescosità, condizionando le culture e le economie delle popolazioni rivierasche: da quelle di pura sussistenza fino all'industria della pesca. E queste sono solo alcune delle conseguenze dei fenomeni in atto. Nel Mediterraneo la biodiversità è cambiata: oltre 600 nuove specie sono entrate dal canale di Suez e da Gibilterra, e si sono già acclimatate. Quali saranno le conseguenze?
Cosa può causare un così rapido e intenso cambiamento della temperatura delle acque? Molti sostengono che sempre più spesso si potranno formare tempeste violentissime, simili a uragani tropicali. Il regime delle piogge e l'apporto dei fiumi è notevolmente cambiato, quindi anche la salinità del mare: insieme al contemporaneo aumento della temperatura; cosa potrà provocare tutto ciò?
E cosa immette l'uomo nel Mediterraneo attraverso l'inquinamento?
"Mediterraneo bollente" avrà come scenario principale le coste e i Paesi mediterranei, ed è arricchito da importanti paralleli con i mari artici e antartici; è un documentario che fa il punto della situazione e propone un nuovo approccio e nuove soluzioni al problema ambientale, perché il Nostro Mare è un esempio di quel che può avvenire in altri mari interni del pianeta.
Gli appuntamenti sono:
Milano: 17 maggio, ore 20.30, Cinema Centrale. Dal 18 in programmazione normale.
Varese: 24 maggio, ore 20.30, Cinema teatro Nuovo, programmazione unica.
Nel resto d'Italia il documentario verrà distribuito nelle sale d'essai.
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