26 January 2013

Why don't seal breath before a dive?

Before a long dive, a seal don't take a deep breath but instead it actually blows air out. Nevertheless it can reach dive about 500 meters deep and stay under for over an hour. So, how do marine mammals survive underwater ? 
Enjoy this nice two- minute animation by BBC; it is about an atlantic grey seal, but in cetaceans things work pretty much the same.
Watch the video


Perché le foche non respirano prima di immergersi?
Prima di una immersione una foca non prende un respiro profondo ma, al contrario, espira l'aria dai polmoni. Ciononostante può resistere sott'acqua per oltre un'ora e raggiungere profondità fino a 500 metri. Come fanno quindi i mammiferi marini a sopravvivere in apnea?
La risposta nei due minuti e mezzo di questa bella animazione della BBC;  l'esempio è una foca grigia atlantica, ma il meccanismo è molto simile anche nei cetacei.
Guarda il video (in inglese)

How to maximize the effectiveness of Marine Protected Areas

A short comunication coauthored by Tethys' President Giuseppe Notarbartolo has been published by Aquatic Conservation: marine and freshwater ecosystems.

Integrating pelagic and coastal MPAs into large-scale ecosystem-wide management

Abstract: 1. Marine Protected Areas (MPAs) have gained increasing popularity worldwide as tools for biodiversity conservation and management of human uses. This rise in popularity has been accompanied by an increasing body of scientific papers and books on MPA design and management, the vast majority of which are almost completely focused on coastal or insular MPAs.
2. A small number of MPAs have also been established in the pelagic domain, however, these pelagic sites have been considered in isolation from coastal/insular MPAs, even when the sites are adjacent or nearby. Pelagic and coastal ecosystems are not at all isolated from each other, but interconnected both physically via the flow of water, and biologically, via the movement of organisms.
3. In order to maximize the effectiveness of MPAs, it is suggested that spatial management planning encompass large areas that span both coastal and pelagic domains. This requires integrated, large-scale spatial management, which may extend across borders and thus require international cooperation.

The article is published online by Wiley Online Library; access to the full paper requires membership.

P. Guidetti, G. Notarbartolo di Sciara and T. Agardy, Integrating pelagic and coastal MPAs into large-scale ecosystem-wide management, Aquatic Conserv: Mar. Freshw. Ecosyst. 23: 179–182 (2013)

22 January 2013

Paint a fish and e-mail it to politicians!


Tell the european leaders that you care about restoring fish stocks in european waters by... painting a fish.  This campaign is aimed at educating younger generations in sustainable fisheries. Being timed with the final stages of the reform of Common Fisheries Policy, it is a once in 10 year opportunity to lay the foundations of sustainable fisheries in Europe. All you have to do is paint a fish on the paintafish site (or upload a photo) and email it. A set of educational resources for school teachers is also available. Pain a fish is supported by a range of international organisations, among which are Ocean 2012, Oceana, WWF, Greenpeace.




Dipingi un pesce e mandalo ai politici!
Come contribuire a dire ai leader europei che ci importa che gli stock ittici, ormai pesantemente sovrasfruttati, vengano preservati per le generazioni future? Disegnando un pesce e mandandolo per e-mail. La campagna, che si rivolge principalmente alle nuove generazioni, viene lanciata in concomitanza con le fasi finali della riforma delle regole per la pesca comunitaria, una occasione unica nell'arco di un decennio per gettare le basi di una pesca sostenibile in Europa. 
Basta dipingere un pesce con gli strumenti sul sito di paintafish e spedirlo, sempre attraverso il sito. Sono disponibili anche degli strumenti per insegnanti delle scuole. "Dipingi un pesce" è supportato da una serie di organizzazioni internazionali, tra cui  Ocean 2012, Oceana, WWF, Greenpeace.

21 January 2013

Dal "cuore" del Santuario Pelagos, Go Green Mare 2012


E' programmato per il 24 gennaio prossimo l'evento finale del progetto di monitoraggio sui cetacei e sull’inquinamento acustico, Bando Go Green Mare 2012, finanziato dalla Regione Toscana all’interno del PRAA 2007/2010. Tra i quattro enti vincitori del bando, Tethys ha svolto un ruolo attivo sia nella fase in mare che nell'organizzazione del seminario. Il progetto prevedeva:
1) la realizzazione di corsi di formazione indirizzati a studenti delle scuole superiori e universitari, oltre che a rappresentanti delle istituzioni (Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto, ARPAT) e Operatori del settore ambientale (Diving center e Centri di Ricerca).
2) la conduzione di campagne di monitoraggio volte all’osservazione e foto-identificazione di tursiopi, con particolare attenzione alla zona sud della Toscana, tra l’Isola d’Elba e l’Isola di Giannutri, entro il vertice sud del Santuario Pelagos, denominato Fosso Chiarone.
3) la realizzazione dell'evento finale volto alla presentazione dei risultati raccolti e delle attività svolte.
I quattro enti vincitori del bando - Università di Siena e di Genova, Associazione CE.TU.S. e Istituto Tethys - sono da anni attivi nella ricerca e conservazione dell’ambiente marino, con particolare attenzione ai mammiferi marini presenti nelle acque del Santuario Pelagos.
Il contributo ricevuto ribadisce il costante impegno nella conservazione e nella sensibilizzazione da parte della Regione Toscana nei confronti dell’ambiente marino.
L’evento finale congiunto si terrà presso le sale della Fondazione L.E.M. - Livorno Euro Mediterranea, dalle ore 10.00 alle ore 17.30 e prevede gli interventi dei quattro enti vincitori del bando oltre che degli studenti che hanno partecipato alle attività previste dal bando.
Tra i risultati ottenuti dal progetto, merita particolar menzione l’avvistamento e la foto-identificazione di tursiopi e stenelle striate nelle acque antistanti l’Isola del Giglio e la raccolta di campioni di epidermide ed adipe sottocutaneo sia su esemplari spiaggiati che su esemplari “free-ranging”, tramite la metodica non distruttiva della biopsia cutanea, per la valutazione dello stato di salute tossicologica dei cetacei, ottimi indicatori ambientali di aree marine ad ampio raggio.
Al bando hanno partecipato anche i comuni dell’Arcipelago Toscano ed i comuni costieri di San Vincenzo e di Rosignano Marittimo che hanno recentemente aderito alla carta di Partenariato del Santuario Pelagos, impegnandosi in prima persona nella salvaguardia delle acque del Santuario. Il settore ambiente della Regione Toscana è da anni impegnato su questa tematica come dimostrato dall’istituzione dell’Osservatorio Toscano dei Cetacei e della creazione di punti informativi come punto di riferimento per tutti coloro che si dedicano alla conservazione e alla tutela dei cetacei.
La Regione Toscana è il cuore di "Pelagos", il cui perimetro si estende tra le coste francesi, liguri, toscane, corse e sarde, per questo motivo da anni è in prima linea nella tutela delle acque del Santuario
Internazionale.
Complessivamente all’interno delle acque dell’Arcipelago Toscano sono stati effettuati, nell’arco del periodo di monitoraggio, 33 avvistamenti di tursiope (Tursiops truncatus) e 17 di stenella (Stenella coeruleoalba).

18 January 2013

Balenottere e satelliti domenica su Rai 2

Perché marcare delle balenottere e seguirle con un sistema satellitare? Come si fa e a che cosa può servire nell'ambito della tutela della specie nel Mediterraneo? Questo e altro spiegherà Simone Panigada, vicepresidente di Tethys, domenica prossima, 20 gennaio,  durante il programma "A come Avventura" in onda alle 10.50 su Rai 2.

Ricordiamo che i percorsi delle balenottere si possono seguire, settimana per settimana, su un sito dedicato di Tethys, previa registrazione gratuita.

Per chi l'avesse persa, la trasmissione sarà visibile in streaming sul sito di Rai 2 per tutta la settimana.

14 January 2013

"Concordia", solo la punta dell'iceberg dei problemi del mare

Sbarazzarsi della "Costa Concordia"? Sarà inteso come l’atto catartico con il quale abbiamo finalmente risolto i problemi del mare, quando invece non abbiamo risolto un bel niente. Il mare è come una scultura, coperta da un telo, ma la massa della gente non lo sa e dunque non gliene importa un fico.
Eppure la salute del mare è indissolubilmente legata alla nostra; non è possibile pensare a un’umanità separata dal mare. Il cuore pulsante del mare è la sua straordinaria biodiversità che però, ogni giorno che passa, diventa un po’ meno straordinaria per colpa delle nostre azioni e del nostro disinteresse.

Così scrive Giuseppe Notarbartolo di Sciara nel suo più recente pezzo su "Il fatto quotidiano".
Leggi tutto l'articolo

02 January 2013

True and false whale tales

Is the video of a killer whale breaching and then landing right on a kayaker true or is it a false? Are white whales really existing or have they been photoshopped? And what about a humpback whale traveling all the way to Sacramento, California?
Read what's true and what is not in this nice article by YachtPals crew.

Ceto-bufale e non
E' autentico il video di un'orca che salta e atterra proprio sopra un uomo in kajak? Ed esistono davvero le balene bianche o sono immagini passate per Photoshop? E che dire di quella megattera che arrivò fino a Sacramento in California?  Questi e altri misteri "cetologici" sono svelati in un simpatico articolo di YachtPals crew (in inglese).