29 September 2011

Infringment procedures against Italy's illegal driftnetting


The opening of infringement procedures against Italy was announced today in Brussels; Italy risks heavy court fines for its alleged failure to stop large-scale illegal fishing with driftnets that were banned from European waters two decades ago. Precise data about that are available for the first time.
Read more on the Financial Times (you must register- for free) and by EU Commissioner Maria Damanaki

ITA Annunciata oggi la procedura d'infrazione nei riguardi dell'Italia da parte della Commissione Europea; il nostro Paese avrà poi tempo due mesi per rispondere prima che la Commissione decida se tornare alla Corte di Giustizia sanzionandoci con una multa non indifferente. Sull'Italia e l'uso, ampiamente illegale delle reti spadare emergono, per la prima volta, dei dati precisi. I dettagli nell'articolo appena apparso sul Financial Times (in inglese, è necessario registrarsi - gratuitamente) e sul sito di Maria Damanaki della Commissione EU

26 September 2011

CSR_19 (September, 19th - 25th)


The end of the Cetacean Sanctuary Research season is approaching, but the enthusiasm and passion for our work on Pelagos remain intact. The weather conditions at the beginning of the week prevented us from conducting our surveys at sea, so our participants and researchers had the opportunity to enjoy an educational trip to the Oceanographic Museum of Monaco. Early on Wednesday morning, our research vessel Pelagos set out to sea and promptly encountered our first group of striped dolphins. Several other pods of this species were encountered throughout the day until we finally anchored in the picturesque bay of Saint Jean Cap Ferrat for the night. The next day was equally as rich in striped dolphin sightings, many of which included calves. On thursday night we were joined by Massimo Demma and his wife and daughter, Stefania and Matilde. Massimo is the designer of the Tethys logo, and was one of the people who witnessed the creation and growth of the institute. His invaluable drawings of Mediterranean cetacean species are still shown to participants in lectures to this day. It was an honour to have him and his family on board.
On Friday and Saturday we were treated to some very emotional sightings of three sperm whales, multiple groups of striped dolphins, and last but not least, our third sighting of Risso’s dolphins this season! The very socially active Risso’s were a group of 6 individuals that left both the participants and the researchers with priceless memories. Just as we thought it couldn’t get any better, we encountered another group of striped dolphins which was the three hundredth sighting of the season! A new record for CSR! This was celebrated on our final night with a delicious homemade tiramisu.

Elisa, Viridiana, Martina, Joanna

Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...)

Ai partecipanti al turno è dedicato uno spazio con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

Trattatemele bene!

Un commento d'eccezione all'esperienza bordo di "Pelagos" è quello di Massimo Demma, amico di sempre e autore, tra le molte altre cose, del marchio di Tethys, nonché dei più bei disegni di cetacei del Mediterraneo.

Sono stato ospite con la famiglia per due giorni, il 23 e 24 settembre, della comunità di ricerca che vive sulla Pelagos. Due giorni davvero fortunati, per noi che puntavamo tutto su un periodo di tempo così breve: tempo e mare perfetti, tre grandi capodogli soffianti (che non avevo mai visto: dopo averli disegnati per anni grazie alle dettagliate spiegazioni dei Tetidi, finalmente li ho incontrati anch'io!), frequenti gruppi di stenelle con rotanti movimenti privi di attrito e - udite - proprio al crepuscolo del secondo e ultimo giorno, una compagnia di sei grampi impegnati in zompi, zuffe schiumeggianti e ripetute ispezioni sotto la nostra chiglia: le seguivamo grazie al baluginio dei loro graffi argentei, che sott'acqua diventano fantasmatiche forme azzurrine. Mi ritrovo ora nelle condizioni di cui ho letto tante volte in queste pagine: dopo la vista, l'udito, l'emozione e il vento in faccia, mi ritrovo a ripensare e meditare su quanto abbiamo appreso (o solo intravisto) grazie alle spiegazioni e al comportamento del personale scientifico. Tre cose quindi, in definitiva, mi rigiro tra le mani: la meraviglia, la riflessione e la considerazione per queste persone dedite. Perché il fatto è che far funzionare tutto su un barca con sedici persone a bordo (e nutrirle, e accudirle) e al contempo produrre risultati scientifici non è cosa da poco: l'ho visto. L'ho visto perché mi sono incuriosito, se no uno non si accorge di niente: sei lì con ancora negli occhi l'ultima coda di capodoglio che docilmente, fluidamente si leva e si libra e si gira e scende scomparendo lasciando piccoli ghirigori sulla superficie e una chiazza di acqua levigata, lasciando tutti in un silenzio ammirato e rispettoso, quando compare una giovane amazzone con una padella enorme colma di profumati spaghetti con le zucchine "A tavola! è pronto!". Ma quando hanno preparato? E chi, poi, se eran tutte lì, una in alto sulla crocetta che controlla i movimenti del leviatano, due con la macchina fotografica a prua, una con la telecamera, una che come un cane da pastore raduna con garbo i volontari in zone che non intralcino le operazioni… Allora ho cominciato a sorvegliarle, e mi sono reso conto dell'affiatamento perfetto e dell' elusivo, duro lavoro che ha reso la mia permanenza a bordo confortevole, interessante e divertente. Lasciandomi anche la soddisfazione di dare un piccolo contributo alla acquisizione di nuovo sapere provato, oggettivo, in uno sforzo di intelligenza volonterosa.
Sono persone meritevoli: per favore, volontari, trattatemele bene.

Massimo Demma

20 September 2011

From "Breach" to Magellan: some new comments from CSR participants

"La mia è stata una bellissima esperienza e, nonostante sia stato sorpreso e assolutamente appagato dalla vista dei meravigliosi abitanti dei nostri mari, la cosa che più mi ha colpito è stata la vostra dedizione. Vi ammiro molto. La vosta decisione di fare ciò che fate è assolutamente encomiabile e personalmente avrete la mia amicizia e sostegno per sempre. Io penso che gli uomini si distinguano in base al loro livello e capacità di prendersi responsabilità di aree della propria vita; alcuni si occupano di sé stessi, altri della propria famiglia (e sono spesso considerati già abili), alcuni altri si occupano di altre persone. Poi ce ne sono altre che vedono e comprendono che il futuro dell'intera razza umana non può essere disconnesso dal fatto che esista un pianeta sul quale vivere, che ci siano ambienti ed altre forme di vita di cui prendersi cura; questi sono giganti fra i propri simili, è gente come voi. Un caro saluto anche a tutti gli altri partecipanti e grazie per la pazienza ed il supporto. Grazie mille di nuovo per la bella esperienza, ci rivedremo presto.
Gianluca - BREACH, CSR_18
***
"This was a special week! We didn’t see any striped dolphins! We saw a lot of sperm whales though! But that’s not all why it has been a special week. For me this week has brought me many insights. Nature is beautiful! Italiano è bello! The Italian people are very nice. And the food is very good. We started the week with a discussion about the ‘quality of live’ factor. A week on this boot made me think of this… and made me put things in perspective! Thank you for that!
I also really liked being part of a research project like this. I think it is really great what you are doing here and hope it will continue for a long time. I will tell everybody who wants to know, that it’s a great thing to participate in. So be prepared for many Dutch people!
Molte grazie a Tethys team, tutti participanti e capitano Roberto!
See you next year! Het was gezellig!"
Jacco, The Netherlands, CSR_17
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"We have had an amazing time on board of "Pelagos". We never imagined that we would see so many fantastic animals during our trip. Seeing two pods of pilot whales was incredible, they were so close to the boat that you could have almost reached out and touched them! Another unforgettable experience was observing social interaction between two sperm whales – they seemed to be really enjoying themselves. All of the Tethys staff worked really really hard to make sure that everyone had a great time and to ensure that we got to experience the huge amount of sightings that we encountered during our trip. Thank you Tethys for helping me to achieve one of my lifetime ambitions – I will never forget this experience.
Mike & Emily, England, CSR_14
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Un grand merci à toute l’équipe, ils furent tous à la hauteur, cachalots et dauphins compris, notre équipé en mer ligure nous a permis de rejoindre Magellan, Colomb et Charcot dans la légende des aventuriers scientifiques.
Jean pascal, France, CSR_13

19 September 2011

A new bottlenose dolphin from Australia - Un nuovo tursiope dall'Australia

Until a few years ago, bottlenose dolphins, were considered to belong to only one species, Tursiops truncatus. Then a second species was added to the genus, Tursiops aduncus (Indo-Pacific bottlenose dolphin), and recently one more new species was described as Tursiops australis, the Burrunan dolphin, which is endemic to a small region of southern Australia.
Read the paper

ITA Fino a pochi anni fa i tursiopi, diffusi praticamente in tutte le acque, si consideravano appartenenti ad una unica specie (Tursiops truncatus). Poi si è distinta una seconda, Tursiops aduncuns (tursiope indo-pacifico), ed ora una terza specie si è aggiunta: il Tursiops australis (tursiope di Burrunan) endemico dell'Australia del Sud, descritto in un lavoro scientifico pubblicato (in inglese) da Plos One.
Leggi in italiano l'articolo di Greenreport

Charlton-Robb K, Gershwin L-a, Thompson R, Austin J, Owen K, et al. (2011) A New Dolphin Species, the Burrunan Dolphin Tursiops australis sp. nov., Endemic to Southern Australian Coastal Waters. PLoS ONE 6(9): e24047. doi:10.1371/journal.pone.0024047

CSR_18, September, 12th- 18th


What a week! The excellent weather with flat sea and beautiful sunshine allowed us to spend the whole week out at sea. The participants came from all around the world, including the UK, Germany, USA and Mexico, and helped the Pelagos’ crew to sight many cetaceans, of which Striped dolphins everyday, and lots of other marine life. Our first day was marked by a rare sighting of Cuvier’s beaked whales at sunset, our third of the season! We spent that night at sea, in order to wake up early and continue surveying the pelagic area. Five Sperm whales were sighted over the next few days, three of which were identified as "Tom", "Fede" and "Matt". One of these consisted of an exceptional sighting 7nm from the coast, during which a sperm whale surfaced within a hundred meters of a fin whale!! We were also lucky enough to spend two nights anchored in french bays, the islands of Lérins and the bay of Saint Jean, before finally returning to Sanremo to celebrate an amazing week.
We also had the pleasure of having our sponsor, Breach, on board, and both the researchers and participants had the opportunity to model some of the clothing from the new collection, the pictures of which will appear on the spring-summer catalogue 2012.

Elisa, Joanna, Martina, Viridiana, Mauro, Vittorio and Sabina

Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...)

Ai partecipanti al turno è dedicato uno spazio con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

13 September 2011

CSR_17 (September 5th - 11th)


Our seventeenth week in the Pelagos Sanctuary was renamed the ‘sperm whale week’ following two very intense first days of sperm whale sightings. Despite the initial difficult weather conditions, our hydrophone allowed us to acoustically detect clicks from three sperm whales, which we followed assiduously until all the necessary data were collected. One of these whales was identified as "Enrico"! In the second half of the week we headed towards the eastern part of the Sanctuary, but we didn’t sight any cetaceans. Nevertheless the ever cheerful participants and crew celebrated our 250th sighting of the season, moored next to the beautiful island of Gallinara.

Viridiana, Martina, Alessandra and Claudio

Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...)

Ai partecipanti al turno è dedicato uno spazio con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

10 September 2011

Il Santuario e altre aree marine protette. Su carta.

Presentato oggi presso la sede dell'Ente Parco Migliarino San Rossore a Pisa, nell'ambito della manifestazione "Parchi Scritti", il volume sulle Aree Marine Protette edito da ETS nel quale è inserito anche un capitolo sul Santuario dei cetacei a firma di Claudia Fachinetti, collaboratrice, tra l'altro, di Tethys.

La pubblicazione si inserisce all’interno della collana “Le aree naturali protette” coordinata da Renzo Moschini, uno dei più autorevoli esperti di politiche e normative sui parchi in Italia.
Il volume porta scritti di docenti universitari, operatori del mondo della ricerca, direttori e responsabili di AMP, dirigenti e funzionari regionali e ministeriali, esperti delle associazioni di protezione ambientale e di categoria, nazionali e internazionali, giornalisti e rappresentanti del mondo imprenditoriale legato a tali tematiche. Una moltitudine di opinioni e di punti di vista che, nello spirito dell’intera collana editoriale, non può che arricchire le conoscenze, l’informazione e il dibattito su un mondo, quello delle aree protette, e le AMP in particolare, solitamente ignorato dalla pubblicistica.
Nonostante nel contesto internazionale si cerchi di avviare una gestione delle aree marine sempre più attenta e ragionata, attraverso la loro protezione, coscienti di come la disponibilità dell’acqua per tutti e la tutela dei mari sul pianeta, siano le emergenze del nuovo millennio, in Italia il tema dell’inquinamento delle acque e della conservazione della biodiversità marina resta un argomento marginale nel dibattito collettivo. Per la precisione oggi l’intero sistema delle aree protette italiane, e soprattutto quelle marine, si trovano in grave difficoltà dovuta alla crisi economica e ai conseguenti tagli ma anche a una profonda crisi culturale causata dalla sottovalutazione e dalla banalizzazione del loro importante ruolo e dal conseguente progressivo disinteresse istituzionale.
Dopo un “quadro generale” sulla situazione, storia e classificazione delle AMP il volume approfondisce i temi della “gestione”, “pianificazione e valutazione” e dell’integrazione mare-costa per poi puntualizzare su alcune “questioni di risolvere” tra cui il caso del Santuario dei cetacei (che non è considerata una vera AMP) che ha grandi potenzialità e altrettante lacune gestionali. La pubblicazione si conclude con una visione più ampia inserendo le AMP italiane nelle reti mediterranee e non solo.

Claudia Fachinetti

“Le aree marine protette” a cura di Fabio Vallarola (Edizioni ETS).

09 September 2011

Cosa vogliono i capodogli

Pochi giorni fa abbiamo segnalato una nuova pubblicazione scientifica sui capodogli del Mediterraneo, con primo autore Enrico Pirotta, collaboratore di Tethys. Il quale ci racconta più in dettaglio di cosa si tratta, in italiano.

La popolazione di capodogli del Mediterraneo è riconosciuta come in pericolo di estinzione dall'IUCN, ma le informazioni a disposizione continuano ad essere limitate. In particolare, non è ancora chiaro quali siano i meccanismi che influenzano la distribuzione e l'uso dell'habitat da parte di questi animali nel bacino.
Nel mondo, la specie presenta una peculiare struttura sociale: quando raggiungono la maturità sessuale, i maschi lasciano i gruppi sociali di femmine e piccoli; inizialmente si uniscono ad altri giovani, per poi diventare sempre più solitari con l'età. Inoltre, mentre le femmine con i piccoli restano a latitudini più basse, i maschi generalmente si spostano verso i poli per alimentarsi, unendosi ai gruppi sociali solo per la riproduzione. Questo schema sembra ripetersi anche in alcune regioni del Mediterraneo.
Con il lavoro recentemente pubblicato su Marine Ecology Progress Series abbiamo cercato di elaborare una metodologia di analisi statistica che consentisse di trarre il massimo dell'informazione dai limitati dati disponibili su questa popolazione e l'abbiamo quindi applicata all'investigazione dei fattori che guidano la scelta dell'habitat dei capodogli nelle acque intorno all'arcipelago delle Baleari. Quest'area è particolarmente interessante perché si tratta di una delle poche nel Mediterraneo in cui vengono regolarmente avvistati gruppi sociali con piccoli.
Dalla nostra analisi è emerso che qui la presenza dei capodogli è associata alle caratteristiche del fondale e, specificamente, alla profondità e all'orientamento della scarpata continentale; quest'ultimo, in sinergia con il sistema di correnti locali, potrebbe influenzare i meccanismi di rimescolamento delle masse d'acqua e, in ultima analisi, la disponibilità e abbondanza di cibo. Inoltre, abbiamo rilevato un differente uso dell'habitat da parte dei gruppi sociali rispetto ai maschi adulti singoli. Una possibile spiegazione di questo risultato potrebbe stare nelle diverse esigenze ecologiche che i gruppi con piccoli hanno rispetto ai maschi. La presenza dei piccoli o il coinvolgimento in altre attività (oltre all'alimentazione), quali la socializzazione, potrebbero far sì che i gruppi scelgano aree diverse rispetto ai maschi. In alternativa, i maschi potrebbero essere esclusi dalle aree migliori dalla competizione con i gruppi di femmine. Questo sembra supportato dalla relazione che abbiamo rilevato con la temperatura dell'acqua: mentre i gruppi prediligono acque più fredde, che si crede corrispondere ad una maggiore disponibilità dei cefalopodi di cui la specie si ciba, i maschi presentano una relazione opposta con questo parametro. L'idea di una forte specializzazione delle femmine per il loro habitat e di una conseguente esclusione dei maschi dalle aree migliori per l'alimentazione è stata già proposta da altri studi e suggerirebbe un affascinante meccanismo attraverso cui si sarebbe evoluta la struttura sociale di questa specie.
La metodologia sviluppata in questo lavoro costituisce uno strumento utile a far luce su alcuni aspetti ancora poco chiari della biologia ed ecologia della popolazione mediterranea di capodoglio, con la speranza che questo contribuisca alla sua conservazione.

Enrico Pirotta

06 September 2011

CSR_16 (August 29th - September 4th)

It is the end of August and perhaps we should start thinking about the fact that some days of bad weather can slow down a bit the research in the Ligurian Sea. Of course, when stuck in the harbour, it's frustrating as we know that there are dolphins and whales out there and that we happened to see them just the day before, but as Sir John Lubbock once said, “Rest is not idleness, and to lie sometimes on the grass under trees on a summer’s day, listening to the murmur of the water, or watching the clouds float across the sky is by no means a waste of time”. In fact, despite a couple days of strong NW wind holding back the Pelagos R/V in the harbour, life on board wasn't bad at all. The crew was just wonderful and it was incredible to see how people of such different ages could interact, and share emotions, just thanks to their passion for the sea and for cetaceans. During the days spent out at sea, at first a pod of bottlenose dolphins with a tiny small newborn awkwardly mimicking the mother swimming at the surface, then three sightings of sperm whales and several sightings of striped dolphins accompanied the crew during the navigation. Life on board went smoothly and people were happy. So, just another great week went by in the Pelagos Sanctuary.

Alessandra, Eva, Claudio and Nino

* * *

Un sentito grazie a tutto lo Staff di Tethys che mi ha fatto passare una esperienza veramente esaltante, esperienza che proponendo conoscenze scientifiche (grazie Nino, Eva, Ale,Claudio!), marinaresche culturali e ludiche (grazie Roberto!), ha unito persone di provenienze diverse ma tutte accomunate da questo interesse per creature marine affascinanti e, per me, sconosciute. Mi ritengo privilegiato perché le competenze e le capacità dello staff mi hanno reso partecipe di un progetto di grande importanza di cui conserverò soprattutto la passione trasmessaci dai ricercatori. La simpatia che si è creata fra i partecipanti ha senza dubbio contribuito a rendere molto gradevole la settimana, ma le attenzioni che ci ha riservato Tethys l’ha resa speciale. Ancora grazie a tutti.

Alberto, Italy

Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...)

Ai partecipanti al turno è dedicato uno spazio con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

05 September 2011

What sperm whales prefer


Sperm whale Physeter macrocephalus habitat preferences are still poorly understood in the Mediterranean, despite the population being classified as ‘endangered’ by the IUCN. In a new paper authored by Tethys' collaborator Enrico Pirotta, a technique, making use of multiple data sources, helped to shed light on sperm whale habitat preference in such a critical area. The results suggest that sperm whales do not use the region uniformly and that topography plays a key role in shaping their distribution. Moreover, solitary individuals were found to use the habitat differently from groups. This segregation appeared to be driven by water temperature and might reflect different needs or intraspecific competition.

Pirotta, E., Matthiopoulos, J., MacKenzie, M., Scott-Hayward, L., Rendell, L. 2011. Modelling sperm whale habitat preference: a novel approach combining transect and follow data. Marine Ecology Progress Series 436: 257-272.

Get the full paper in pdf

I tursiopi "grati" a Torre del Cerrano

L'Area Marina Protetta di Torre del Cerrano, in provincia di Teramo, esulta alla segnalazione, pochi giorni fa, di un gruppo di delfini; si tratta solo dell'ultimo in ordine di tempo di una serie di avvistamenti di tursiopi (Tursiops truncatus), la specie tipica dell'Adriatico. La buona notizia è tanto più confortante in quanto è probabilmente legata a provvedimenti presi di recente, come la sospensione della pesca a strascico e la regolamentazione delle attività nautiche a motore nella zona. M.J.
Leggi l'articolo

02 September 2011

LAST MINUTE: September 12th- 18th !!!

Great LAST MINUTE offer: The cruise of September 12th- 18th (CSR_18) is available at 687 € instead of 850 €. Volunteers interested in participating, please send a mail to tethys@tethys.org. As usual, spaces will be assigned on a first in-first served basis.
Additional informations can be found on Tethys' website

Speciale offerta LAST MINUTE: la crociera CSR_18, dal 12 al 18 settembre 2011 è disponibile a 687 € al posto di 850 €. I volontari interessati mandino una mail a tethys@tethys.org. Come di consueto i posti saranno assegnati in ordine di arrivo della richiesta. Si può anche telefonare allo 02 72001947, tutti i giorni feriali dalle 9.30 alle 12.30.
Ulteriori informazioni sul sito Tethys

01 September 2011

Do dolphins understand death?

The question whether cetaceans understand the concept of death is discussed in "New Scientist", based on observations Joan Gonzalvo of Tethys made in the Amvrakikos Gulf, Greece.
Read the article.

ITA I delfini capiscono il concetto di morte? Un articolo della rivista "New Scientist" affronta il problema sulla base di osservazioni fatte da Joan Gonzalvo di Tethys nel golfo di Amvrakikos, in Grecia. L'articolo è in inglese.