25 July 2012

CSR-10 (July, 16th-22nd)



For the participants of the last week's expedition, CSR_10, a link is showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some nice moments of the cruise.


20 July 2012

Predicting cetacean habitats - Predire gli habitat dei cetacei

Cetaceans are not randomly distributed in the sea; better knowing where and when to find some species, especially endangered ones, is the basis for their conservation. Tethys researchers have been collecting data for a very long timespan in the Mediterranean and just came out with a great publication on a scientific journal.


Abstract: Habitat use of seven different species of cetaceans inhabiting the Pelagos Sanctuary was studied using 18-year summer shipboard surveys data, in an area of approximately  25,000 km2. 2940 sightings were collected: 1996 striped dolphins, 626 fin whales, 120 Risso's  dolphins, 114 sperm whales, 27 common bottlenose dolphins, 25 long-finned pilot whales, 23 Cuvier's beaked  whales. Stepwise Logistic Regression Analysis was used to develop presence/absence predictive models.  Statistics of depth and slope were used as covariates. Significant correlations were outlined (P < 0.05)  supporting the hypothesis that physiographic factors may be employed as predictors of the species  presence. The temporal variability of the species habitat use was also analyzed, confirming the reliability  of the physiographic predictors. Temporal trends and variability in the species distribution were also  assessed through a GLM analysis. The understanding offered by this long-term study is essential for managing the conservation status of these wide-ranging species.


Azzellino A., Panigada S., Lanfredi C, Zanardelli M., Airoldi, S. and Notarbartolo di Sciara, G. 2012. Predictive Habitat Models For Managing Marine Areas: Spatial And Temporal Distribution Of Marine Mammals  Within The Pelagos  Sanctuary (Northwestern Mediterranean Sea). Ocean and Coastal Management 67:63-74.


Picture: first author, Arianna Azzellino, Tethys Research Institute


ITA: I cetacei non sono distribuiti casualmente nei mari, ma ogni specie ha determinate preferenze. Una miglior conoscenza dei loro habitat è la base per la loro conservazione. I ricercatori di Tethys hanno raccolto dati per un lungo periodo, in Mediterraneo, ed hanno appena pubblicato un importante lavoro su una prestigiosa rivista scientifica. 


Nella foto: il primo autore, Arianna Azzellino, Tethys Research Institute

19 July 2012

WhaleFest 2012


It has been called the world’s biggest celebration of wild whales and dolphins: after the success of WhaleFest 2011, this year’s event is being held at the Hilton Brighton Metropole, the very place where the world voted 30 years ago to stop hunting whales. This historic anniversary is an opportunity to inspire people about whales, dolphins and our oceans.The WhaleFest 2012 will take place near London, in Brighton, Saturday October 27th and Sunday 28th at the Hilton Brighton Metropole. It’s a global-scale event, say the organizers, packed with life-sized whales, virtual whale watch trips, fun family activities, celebrity speakers and more.  The ‘WhaleFest Fringe’ is a whole week (22-28 October 2012) of music, arts and cultural activities themed around whales and dolphins, backed by Visit Britain and Visit Brighton. There are also two pre-WhaleFest conferences open to everybody:

World Whale Conference (Thurs 25-Fri 26 Oct)
World Whale and Dolphin Watch Operators Conference (Thurs 25-Fri 26 Oct)



Il 27 e 28 ottobre prossimi si terrà a Brighton, vicino a Londra, il WhaleFest 2012, con diverse manifestazioni aperte al grande pubblico degli appassionati di cetacei. Sono previsti viaggi virtuali di whale watching, modelli di balene in dimensioni naturali,  attività per le famiglie, conferenze. Per tutta la settimana dal 22 al 28 ci saranno poi eventi di musica, arte e cultura ispirate al tema dei cetacei.
Due conferenze aperte al pubblico sono:
Conferenza mondiale sulle balene
Conferenza mondiale degli operatori di whale watching (25 e 26 ottobre)
Il festival si tiene presso il Hilton Brighton Metropole, ovvero proprio dove 30 anni fa il mondo votò per fermare la caccia ai grandi cetacei. 

Tethys su Radio 24

Sabato prossimo, il 21 luglio, alle 20.00, su Radio 24 verrà trasmessa l'intervista a Sabina Airoldi, di Tethys; si parlerà di Mediterraneo, di delfini e balene e di come e dove incontrarli nei nostri mari. Non perdetelo!!

18 July 2012

Rebuilding global fisheries - Ripensare la pesca mondiale


Rebuilding global fisheries would make them five times more valuable while improving ecology: a new study from the University of British Columbia says that by reducing the size of the global fishing fleet, eliminating harmful government subsidies, and putting in place effective management systems, global fisheries would be worth US$54bn each year, rather than losing US$13bn per year.
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Ripensare l'industria della pesca a livello globale potrebbe aumentarne il valore di cinque volte e contemporaneamente portare benefici all'ambiente: un nuovo studio dell'Università della British Columbia sostiene che riducendo le dimensioni della flotta mondiale, eliminando gli incentivi governativi alle pratiche dannose e attuando sistemi di gestione efficaci, la pesca globale acquisterebbe un valore di 45 miliardi di dollari US all'anno anziché perderne 13.
Leggi l'articolo (in inglese)

16 July 2012

CSR_9 (July 9th- 15th 2012)


The eighth week in search of whales and dolphins in the waters of the Pelagos Sanctuary was characterized by vile weather and sea conditions. In fact, due to a persistent wind that at times reached 40 knots and swells that reached three meters in height, it has been possible to work at sea only for a day. 
Nevertheless, there have been two sightings, the first of a large group of striped dolphins and the other one of sperm whales. Nevertheless we feel optimistic for the future weeks; the storm will pass and we will certainly be more than ready for another busy week of work at sea
The fishermen know that the sea is dangerous and the storm terrible, but they have never found these dangers sufficient reason for remaining ashore” (Vincent van Gogh)

The CSR Researchers Team, Chiara, Elsa, Brandon and Nino



Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...)



Ai partecipanti al turno è dedicato uno spazio con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei  momenti da ricordare - importanti e non. 

12 July 2012

Se una pinna di squalo vi insegue...

A Cape Cod, negli Stati Uniti, lo sgomento bagnante in kajak qui sopra si è ritrovato con una pinna di squalo alle calcagna - un po' come capita a Paperino nel fumetto di Walt Disney. Come sempre la notizia ha suscitato grande clamore tra i media. Forrest Wickman di "Slate" ha voluto approfondire la questione, con l'aiuto di un esperto del comportamento degli squali.
E' vero, gli ha risposto il biologo Carl Meyer, che a volte gli squali nuotano a pelo dell'acqua come nei fumetti, ma lo fanno perlopiù per investigare gli oggetti galleggianti (uomo in kajak compreso). Ma quando (e se) decidono di attaccare non lo fanno dalla superficie, ma sorprendono la preda dal basso.
Quindi, se vedete una pinna, non preoccupatevi più di tanto. Per inciso, quella a Cape Cod pare fosse comunque di un innocuo cetorino, un grosso squalo filtratore. M.J.

Leggi l'articolo di  (in inglese)

Non tirate la manta per la coda

Un'estate, questa, all'insegna di avvistamenti inconsueti, registra anche una manta tra il porto di Savona e Arenzano, di cui si è parlato sui giornali proprio in questi giorni. Succede a poco tempo di distanza da un incontro simile a Bastia, in Corsica, che avevamo segnalato da poco. Anche questa volta la presenza dell'inconsueto, grosso, pesce ha subito suscitato grande clamore e il diffondersi delle voci più contrastanti. Vediamo dunque di fare chiarezza su alcuni punti - peraltro gli stessi che riguardano spesso anche i cetacei.
Innanzitutto sono assolutamente infondati gli "allarmi-squalo": anche se mante sono effettivamente loro "parenti", si tratta di innocui filtratori, che non si sognerebbero di mangiare nulla di più grosso di un'acciuga. Per la precisione, quelle del Mediterraneo sono mobule (Mobula mobular, la versione nostrana della più nota Manta birostris).
Ma che ci fa questa specie d'alto mare in un  porto, o comunque sottocosta? Risponde Giuseppe Notarbartolo, Presidente di Tethys, che di mobulidi si è occupato a lungo: "Questi pesci sono perfettamente a loro agio e in grado di manovrare in acque costiere anche basse. Pertanto non mi meraviglia che le mobule possano trattenersi nei pressi della costa, magari in cerca di banchi di piccoli pesci di cui alimentarsi."
Si tratta di una specie che fino ad ora veniva avvistata relativamente di rado nei nostri mari. Difficile, per ora, dire se questi due avvistamenti siano significativi di una tendenza all'aumento. "Recenti survey aerei nel Santuario Pelagos, dice ancora Notarbartolo, hanno rivelato la presenza di numerose mobule nella zona, per cui non è così strano che ogni tanto qualcuna venga vicino a costa. Può anche darsi che la riduzione della pesca con le spadare e l'aumento della temperatura stiano dando degli effetti".
Purtroppo, accanto alle reazioni estreme (da "allarme squalo" a "beniamina delle spiagge"), c'è sempre chi vorrebbe subito intervenire per "salvare" l'animale "in difficoltà". E' così che anche delfini, e perfino balene, vengono a volte agganciate per la coda (o in altre rocambolesche quanto devastanti maniere) e trascinati loro malgrado al largo - un intervento che può causare gravi danni e sofferenze al malcapitato soggetto, senza contare l'altrettanto inutile dispendio di energie. E se poi l'animale in realtà non è né malato né moribondo, si rischia ugualmente di ferirlo o addirittura ucciderlo.
Altrettanto rischioso sarebbe un intervento sulla manta;  si è lanciato l'allarme perché sembrava avesse delle ferite quando era comparsa a Savona (vedi foto in basso), ferite che però a distanza di un paio di settimane appaiono regredite, come riferiscono gli esperti dell'Acquario di Genova.
"Certo la sua presenza in un posto trafficato come un porto industriale desta preoccupazione, perché la mobula può essere disturbata o, peggio, urtata da scafi o eliche", precisa ancora Notarbartolo. Speriamo trovi presto la strada del largo da sola.                                                         Maddalena Jahoda
immagine in alto da www.saturatore.it
foto qui sotto di Laura Castellano/Acquario di Genova



11 July 2012

CSR_8 (July 2nd - 8th) 2012


Imagine for a moment to be on a boat in the middle of the sea, no land around you, the stars over your head and only the sound of water. Suddenly a blow and a dark shape on the surface of the sea catch your attention. It is about 4.30 in the morning and you may think it's definitely time to go to sleep! Then again the breath and the same shape, closer this time. This can not be a mirage, and actually it is not! The crew of the "Pelagos" has witnessed a unique spectacle. Fin whales blowing and swimming a few meters from the boat during the night navigation, then dive and disappearing into the darkness. Other fin whales were spotted during the following days as well as sperm whales and striped dolphins. A week ended with a total of 31 sightings, including 7 of fin whales, 4 of sperm whales and 20 of striped dolphin. Last but not least, a close-knit and collaborative international crew made ​​the week aboard "Pelagos" even more enjoyable. As Douglas Adams wrote,  “I may not have gone where I intended to go, but I think I have ended up where I needed to be.”

The CSR Researchers Team, Becky, Jenny, Brandon and Nino



Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...).

Ai partecipanti al turno è dedicato un link con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

06 July 2012

Notarbartolo chair of the International Relations Committee of SSM

Giuseppe Notarbartolo, President of Tethys Research Institute, is going to be the new chair of the International Relations Committee of the Society of Marine Mammalogy. Among the objectives of the Society, which is a non-profit entity, is the promotion of educational, scientific and managerial advancement of marine mammal science. The new President of SSM is Helene Marsh.

Giuseppe Notarbartolo, Presidente di Tethys, sarà il nuovo chairman del Comitato per le Relazioni Internazionali della Society of Marine Mammalogy. Tra gli obiettivi della non-profit fondata negli Stati Uniti, la promozione dell'educazione, della ricerca e della gestione in materia di mammiferi marini. MJ

04 July 2012

Una mobula al traghetto


Spesso l'estate è tempo di incontri con animali marini sorprendenti, sarà perché oggi abbiamo maggior attenzione per il mare, sarà perché certi avvistamenti non possono che meravigliarci: è il caso della segnalazione pervenutaci da Matteo Cianetti, artigiano milanese appassionato di mare. Poche settimane fa, il 18 giugno, si è imbattuto, assieme ai suoi compagni di viaggio, nientemeno che in una manta di due metri e mezzo di "apertura alare". Una Mobula mobular, per la precisione, ovvero la specie tipica del Mediterraneo. La particolarità dell'incontro con l'animale - comunque relativamente raro - sta forse nel luogo: in pieno porto di Bastia, in Corsica, sotto il molo del traghetto per Savona. Quando un animale pelagico si trova in un posto inconsueto si pensa in genere che abbia perso l'orientamento o sia cattive condizioni (accade a volte anche con i cetacei), ma la manta, riferisce sempre Cianetti, sembrava in buona salute.
Foto di Cristiana Avalle

03 July 2012

Blue whales threatened by collisions with ships in Sri Lanka. Balenottere azzurre minacciate dalle collisioni in Sri Lanka

Three years ago Sri Lanka ended a 25-year civil war that largely kept researchers away from these waters. Thus scientists realized only recently there is a large population of blue whales right off the coast. Unfortunately they appear threatened by harassment and especially by ship strikes: a few miles off the southern coast of Sri Lanka is one of the world’s busiest shipping lanes - a problem Sri Lanka might have in common with the Mediterranean.
Read the article on the NY Times


ITA Solo pochi anni fa, alla fine di una lunga guerra civile, i ricercatori hanno scoperto la presenza di una popolazione di balenottere azzurre a poche miglia al largo della costa dello Sri Lanka. Si tratta di una specie altrove ormai molto rara e purtroppo è apparso subito chiaro che anche qui è gravemente minacciata. Sono soprattutto le collisioni con le imbarcazioni a mietere vittime tra i grossi cetacei, in una zona dal traffico marittimo molto intenso - un punto in comune con il Mediterraneo. 
Leggi l'articolo sul New York Times (in inglese)
picture by Mazdak Radjainia/NY Times

02 July 2012

Megattera nel Santuario! A humpback whale in the Mediterranean



Un avvistamento decisamente inconsueto quello segnalato il 28 giugno, pochi giorni fa, a sud di Nizza da Oceancare: una megattera in pieno Mediterraneo. Si tratta di una specie per nulla consueta nei nostri mari; l'animale, probabilmente un giovane a giudicare dalla lunghezza stimata in 8-10 metri, sembrava curioso nei confronti dell'imbarcazione che, riferiscono i ricercatori, ha esaminato per un quarto d'ora. Un'altra megattera era stata avvistata in Adriatico, nel 2009; non si tratta però dello stesso individuo, come si è subito stabilito confrontando le foto; quello del Santuario Pelagos è infatti più piccolo ed ha dei vistosi segni sulla pelle .
Si tratta di un segno che qualcosa sta cambiando, oppure semplicemente di un fortunato incontro con un raro visitatore del Mediterraneo? Impossibile dirlo, per ora. M.J.
Leggi altro (in tedesco)

An extraordinary sighting has been reported a few days ago in the waters off the Côte d'Azur by OceanCare. South of Nice, i.e. in the Cetacean Sanctuary, researchers spotted a humpback whale, which is a quite uncommon species in the Mediterranean. 
In 2009 another humpback whale was sighted in the Mediterranean, (although not in the same area, but in the eastern part, the Adriatic Sea). Pictures have already been compared and showed the two individuals are not the same, the most recent one being smaller and showing some big scars around the fin.
Read more (in german)

Picture by Oceancare




CSR_6 (June 18th -24th) 2012


This week on Pelagos has been action packed! Thanks to the good weather and sea conditions we were able to go out and sight different cetacean species every day. 
On Tuesday we headed towards France surveying the slope area where we were lucky enough to have an encounter with a large group of striped dolphins. In this instance they were displaying feeding and hunting behaviour, in which the estimated 100 individuals worked together to herd the fish. This behaviour is known as porpoising, and those onboard were very pleased to witness this rare sight. The next three days were filled with sperm whales, for whom we were able to collect the important respiratory patterns as well as photo-id, photo-grammetry and acoustic data. 
On Friday the participants experienced first hand the difficulties and the thrills that the researchers face while tracking these animals. As soon as our dedicated software detected the echolocation clicks of four individuals, all hands were on deck to help in the spotting of the emersion points as well as taking down information about each of the animals. These individuals are believed to have been feeding in the underwater canyons which they frequent. 
Striped dolphins continued to be part of the week, playing in our bow waves and leaving everyone amazed at their aerial displays. On our last day at sea we chose not to deploy the hydrophone and to head out towards the pelagic waters in the eastern part of the study area. This turned out to be a good plan as just a few hours after entering the pelagic waters we spotted a fin whale. Although common, this species always provides an awe-inspiring sight. Once again the individual appeared to be feeding and so performed more regular long dives, leaving all onboard holding their breath and searching the surface for the next blow. After spending a few hours with the animal collecting scientific data we left it to enjoy its food and while navigating towards Sanremo feasted on our own delicious supper.

Elisa, Valerio, Jenny and Rebecca

Following link is for participants of this week's expedition, showing the ship's route, pictures of some of the sightings and of some moments of the cruise which were memorable (or even not so...).

Ai partecipanti al turno è dedicato un link con il percorso effettuato durante la settimana, le foto di alcuni avvistamenti e qualche immagine dei momenti da ricordare - importanti e non.

01 July 2012

Ionian monk seal. Foca monaca nello Ionio

An extraordinary sighting occurred in June to the Tethys' team of the Ionian Dolphin Project (IDP): a lonely monk seal (Monachus monachus) in the Ionian Sea
This species, which was once common in the Mediterranean, is considered critically endangered by the IUCN. Greece is the nation which still contains the highest number of monk seals. 
Read the article by Joan Gonzalvo on the IDP's site, where also a video and pictures can be seen.


ITA I ricercatori del Progetto IDP (Ionian Dolphin Project) di Tethys hanno fatto, in giugno, un incontro  straordinario con una foca monaca (Monachus monachus), nello Ionio. Questa specie, un tempo comune nel Mediterraneo, è considerata in pericolo dall'IUCN. La Grecia è la nazione che vanta il maggior numero di esemplari.
Leggi l'articolo di Joan Gonzalvo sul sito di IDP, dove è visibile anche un video. M.J.