Squalo elefante nel porto di Sanremo
All'inizio sembrava una semplice storiella da bar. Eravamo infatti nel bar del porto di Sanremo e girava la voce di uno squalo catturato accidentalmente non lontano dalla costa. Abbiamo pensato a una bufala ma una telefonata alla Capitaneria di Porto ha in realtà confermato che uno squalo era in bella mostra nel Porto Vecchio di Sanremo.
Dopo qualche domanda abbiamo saputo che nelle acque basse antistanti il ponente ligure (Baia di Ospedaletti, Imperia) uno squalo elefante (Cetorhinus maximus) era rimasto intrappolato accidentalmente in un tramaglio. Non si tratta di un evento isolato in questo tratto di mare, visto che già nel 2006 a Bordighera e nel 2009 a Santa Margherita Ligure altri due esemplari della stessa specie erano rimasti intrappolati nelle reti da pesca.
Questa volta a rimetterci è stata una femmina non sessualmente matura di circa 8-10 anni, lunga 4.23 m e del peso stimato di oltre 400 Kg. All'animale sono stati prelevati alcuni campioni di tessuto da Fulvio Garibaldi dell'Università di Genova, da rappresentanti dell'Istituto Zooprofilattico di Imperia e da noi, per successive indagini e analisi che si spera possano arricchire le attuali conoscenze su questa specie.
Lo squalo elefante, comunemente chiamato cetorino, è uno squalo di grandi dimensioni che si nutre per filtrazione, risultando quindi totalmente innocuo nei confronti dell'uomo. Si tratta di una specie sia costiera che pelagica in grado di compiere lunghe migrazioni stagionali. La sua presenza nel Mediterraneo è segnalata un pò ovunque, ad eccezione delle coste sud-orientali del bacino. Per quanto riguarda i mari italiani, la maggior parte degli avvistamenti vengono riportati nell'alto Tirreno e nel medio-basso Adriatico.
Nonostante un numero crescente di avvistamenti negli ultimi decenni, dovuti a un crescente interesse sia pubblico che scientifico, sono ancora poche le conoscenze sullo stato di conservazione di questa specie. In passato lo squalo elefante è stato un regolare bersaglio della caccia: il suo enorme fegato ricco di olio veniva spesso utilizzato per l'illuminazione mentre la sua pelle veniva impiegata in conceria e le carni per il consumo umano o animale. Oggi sono le enormi pinne a venire utilizzate sul mercato orientale per la tristemente famosa zuppa di pinne di squalo.
Al livello internazionale, lo squalo elefante è classificato come "Vulnerabile" nella Lista Rossa IUCN. Inoltre, la popolazione Mediterranea è inclusa nell'Appendice II del CITES per la regolamentazione del commercio internazionale delle specie in via di estinzione, e nella Convenzione di Berna.
L'aver visto cosi da vicino (nonostante la spiacevole circostanza) un animale cosi affascinante ha sicuramente suscitato in noi una grandissima emozione e un profondo senso di rispetto e di ammirazione per animali che spesso e volentieri, ma a torto, vengono ancora visti come creature mostruose e pericolose.
Cristina, Monica, Sabina e Nino
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