30 March 2011

Whale and dolphin death toll during Deepwater disaster may have been greatly underestimated


The Deepwater Horizon oil spill of 2010 devastated the Gulf of Mexico ecologically and economically. However, a new study published in Conservation Letters reveals that the true impact of the disaster on wildlife may be gravely underestimated. The study argues that fatality figures based on the number of recovered animal carcasses will not give a true death toll, which may be 50 times higher than believed.


ITALIANO
Secondo un recente studio l'impatto della fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico avrebbe causato 50 volte più vittime tra i cetacei di quanto si stimasse.

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Pesca illegale con i fondi UE


Concorrenza sleale, distorsione del mercato a favore di operatori senza scrupoli, depauperamento degli stock ittici mondiali, minor numero di posti di lavoro. Sono i costi della pesca Illegale, Non dichiarata e Non regolamentata (INN), un fenomeno che a livello mondiale produce un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di euro, e che raggiunge livelli ragguardevoli anche in acque europee, un fenomeno di vastissime proporzioni, in parte alimentato con flussi massicci di fondi pubblici. Se ne è parlato lo scorso 23 marzo a Bruxelles, durante un seminario organizzato da Luigi de Magistris, presidente della Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento Europeo.
In soli tre Paesi, Italia, Francia e Spagna, decine di milioni di euro di contributi sono stati assegnati a pescherecci sanzionati per infrazioni gravi alla Politica Comune della Pesca.
Come conferma il sito Fishsubsidy, oltre 13.5 milioni di euro sono stati elargiti a Francia e Spagna dal 1994 al 2006, in favore di 36 pescherecci sanzionati per infrazioni gravi. In Italia, circa 100 pescherecci, molti dei quali ripetutamente multati per pesca illegale con reti derivanti (spadare e ferrettare), hanno ricevuto 13.8 milioni di euro in aiuti pubblici, tra 1999 e 2010.
Questi alcuni tra i casi più eclatanti:
• Italia. Tra il 2005 e 2006, il peschereccio Sibari II viene sanzionato tre volte per pesca illegale con le spadare. Nel giugno 2006 gli vengono sequestrate 11 km di spadare, mezza tonnellata di pescespada e 150 Kg di tonno. Dopo pochi mesi riceve 545.000 € di contributi pubblici.
• Spagna. Nel 2005 la Hodeiertza riceve una sanzione per pesca illegale in acque francesi. Costruita con 1.2 milioni di euro di fondi europei, dopo essere stata sanzionata, riceve altri 31.906 euro per ammodernamento nel 2006.
• Nel giugno del 2010, l’impresa ittica spagnola Albacora riceve una multa di 5 milioni di euro dagli USA per pesca di frodo nelle acque statunitensi. Quattro mesi dopo riceve dal governo spagnolo 307.000 € per aumentare il livello di sicurezza della sua flotta a rischio pirati nell’Oceano Indiano.
• Francia. Nel 2005, dopo aver ricevuto 350.000 € di aiuti pubblici, il peschereccio La Pérouse viene fermato per pesca con attrezzi vietati.

Di recente 91 organizzazioni ambientaliste, tra cui la coalizione Ocean 2012, hanno scritto una lettera aperta al Presidente Jose Luis Barroso, (vedi post in inglese) affinché la Commissione europea intraprenda azioni concrete verso un’abolizione dei sussidi dannosi per l’ambiente.

OCEAN 2012 è una coalizione di 119 organizzazioni unite dalla volontà di trasformare la politica europea della pesca per fermare la pesca eccessiva, mettere fine alle pratiche di pesca distruttive e conseguire un giusto ed equo utilizzo di stock ittici in buona salute. I membri italiani di OCEAN2012 sono: - CTS Ambiente, GREEN LIFE, GRIS (Gruppo Ricercatori Italiani sugli Squali razze e chimere) della SIBM (Società italiana di biologia marina), FONDAZIONE CETACEA, LEGAMBIENTE, MAREVIVO, MEDSHARKS, OCEANUS onlus, STAZIONE ZOOLOGICA ANTON DOHRN di Napoli, TETHYS RESEARCH INSTITUTE.

29 March 2011

Sperm whales from the Tethys photo-ID catalogue to a mass stranding: a 2000 km journey across the Mediterranean


In december 2009, a unusual mass stranding of sperm whales occurred along the coast of the Gargano Promontory, Adriatic Sea. Three out of the seven stranded whales had been previously photo-identified; two of them had been catalogued by Tethys in the Ligurian Sea.
The good news is: one further individual from Tethys-Ligurian Sea was re-sighted in the Hellenic Ionian Sea - safe and sound.
This provided some new insight in male sperm whales' movement patterns across the Mediterranean basin, as shown in a recently published paper.

ITALIANO
Nel dicembre del 2009 si verificò un insolito spiaggiamento di massa lungo le coste del Gargano, in Adriatico. Dei sette capodogli spiaggiati, tre erano stati foto-identificati precendentemente; due di questi erano stati catalogati da Tethys, in Mar Ligure.
Una buona notizia è che un altro individuo di Tethys-Mar Ligure è stato riavvistato nello Ionio ellenico - vivo e vegeto.
In questo modo è stato possibile documentare per la prima volta i movimenti dei maschi di capodoglio nel bacino mediterraneo, come viene descritto in un lavoro scientifico pubblicato recentemente.


A. Frantzis, S. Airoldi , G. Notarbartolo di Sciara , C. Johnson , S. Mazzariol
Inter-basin movements of Mediterranean sperm whales provide insight into their population structure and conservation.
Deep-Sea Research I 58 (2011) 454–459

Abstract
The sperm whale is one of the very few deep diving mammal species in the Mediterranean Sea. Following a rare mass stranding of male sperm whales in the Adriatic Sea in December 2009, photo- identification methods were used in order to investigate previous sightings of the stranded whales in the region. Fluke photos of the stranded whales were compared with those of 153 and 128 free-ranging individuals photographed in the western and eastern Mediterranean basins, respectively. Three out of the seven stranded whales had been previously photo-identified and some of them more than once. To reach the stranding place, two of these re-identified whales performed long-range inter-basin move- ments of about 1600–2100 km (in a straight line) either through the Strait of Sicily or the Strait of Messina. In addition, comparisons among all whales photographed in the two Mediterranean basins revealed that one more individual first photographed in the western basin (1991) was re-identified 13 years later in the eastern basin (2004). These three cases provide the first conclusive evidence of inter- basin movement of sperm whales in the Mediterranean Sea. Inter-basin gene flow is important for the survival of the small and endangered Mediterranean sperm whale population. Mitigating the disturbance created by human activities in the straits area is crucial for its conservation.

pdf (must be purchased)

24 March 2011

Siamo tutti plancton-dipendenti


Ci sorprenderà scoprire come il funzionamento su grande scala dell’ecosistema marino sia il risultato di eventi che avvengono a scale molto inferiori e che, microlitro dopo microlitro, influenzano fortemente la struttura e le funzioni di tutti gli organismi superiori. Semplici interazioni tra microrganismi sono la base per il fondamentale “motore biologico” in grado di sostenere l’intero ecosistema Terra.
Siamo tutti fitoplancton-dipendenti: l’insieme dell’invisibile lavoro biochimico delle “piccole piante vaganti” del nostro oceano è il poderoso meccanismo che, controbilanciando l’immissione di anidride carbonica di origine antropica, contribuisce al mantenimento del clima della Terra a livelli ancora accettabili.
Gli autori accompagnano il lettore in un viaggio consapevole alla scoperta di quanto nel mondo sommerso è meno appariscente, quasi invisibile, ma fondamentale per la sopravvivenza della vita di tutta la Terra. Si tratta di un testo semplice, ricco di immagini subacquee e piacevoli vignette, che con rigore scientifico vuole ricordarci che la nostra sopravvivenza come specie, e il funzionamento del nostro pianeta, dipendono in gran parte dall’attività e dalle interazioni di microscopici organismi marini.

Micro&MACRO Mare: dalle alghe alle balene
di Franco Gambale, Alessandro Bisignano, Francesca Garaventa, Monica Bregante, Marco Faimali. Ed ERGA.

22 March 2011

Learning from the past, managing the future: Tethys' presentations at the 25th ECS meeting


The annual conference of the European Cetacean Society (ECS) is taking place in Cadiz, Spain, from March 21st to 23rd, 2011. The topic is "Long-term datasets on marine mammals: learning from the past to manage the future".
Following contributions are either from Tethys or involve Tethys' researchers.

DOES DISSOLVED OXYGEN PLAY A ROLE IN CUVIER’S BEAKED WHALE HABITAT SELECTION? A COMPARISON BETWEEN THREE STUDY AREAS IN THE WESTERN MEDITERRANEAN SEA
Caterina Lanfredi, Arianna Azzellino, Angela D'Amico, Marina Ampolo Rella, Michela Podestà, Gianni Pavan, Cristina Francia

LONG-TERM PHOTO-IDENTIFICATION STUDY OF FIN WHALES IN THE PELAGOS SANCTUARY (NW MEDITERRANEAN)
Margherita Zanardelli Sabina Airoldi, Pierre Beaubrun, Martine Bérubé, J. Fabrizio Borsani, Alexandre Gannier, Christophe Guinet, Philip Hammond, Maddalena Jahoda, Giancarlo Lauriano, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Simone Panigada

MONITORING CETACEANS POPULATIONS THROUGH AERIAL SURVEYS IN THE CENTRAL MEDITERRANEAN SEA
Simone Panigada, Giancarlo Lauriano, Nino Pierantonio, Greg Donovan

ASSESSING LONG-RANGE MOVEMENTS OF MEDITERRANEAN SPERM WHALES THROUGH PHOTO-IDENTIFICATION
Eva Carpinelli, Pauline Gauffier, Renaud de Stephanis, Philippe Verborgh, Ruth Esteban, Nino Pierantonio, Sabina Airoldi, Tim Lewis

COMPARISON BETWEEN VISUAL-BASED AND ACOUSTIC-BASED DISTRIBUTION MODELS TO PREDICT CETACEANS PRESENCE IN THE NORTHWESTERN TYRRHENIAN SEA
Michela Podesta, Caterina Lanfredi, Arianna Azzellino, Angela D'Amico Gianni Pavan, Cristina Francia

LONG-TERM STUDY OF THE DISTRIBUTION OF CETACEAN SPECIES IN THE PELAGOS SANCTUARY (NORTHWESTERN MEDITERRANEAN SEA).
Arianna Azzellino, Panigada Simone, Caterina, Margherita Zanardelli, Sabina Airoldi, Giuseppe Notarbartolo di Sciara

SPATIAL AND TEMPORAL VARIABILITY OF MEDITERRANEAN FIN WHALE FEEDING AREAS IN THE PELAGOS SANCTUARY
Maddalena Jahoda, Arianna Azzellino, Caterina Lanfredi, Simone Panigada, Alessia Scuderi, Margherita Zanardelli, Sabina Airoldi

LONG-DISTANCE (1000+ KM) MOVEMENT BY A SHORT-BEAKED COMMON DOLPHIN IN THE CENTRAL MEDITERRANEAN SEA
Tilen Genov, Giovanni Bearzi, Silvia Bonizzoni, Milena Tempesta.

M.J.

21 March 2011

How many dolphins in the Gulf of Corinth? Pictures can tell



The following article has become available online:

Giovanni Bearzi, Silvia Bonizzoni, Stefano Agazzi, Joan Gonzalvo, Rohan J.C. Currey
Striped dolphins and short-beaked common dolphins in the Gulf of Corinth, Greece: abundance estimates from dorsal fin photographs
Marine Mammal Science (2011), doi: 10.1111/j.1748-7692.2010.00448.x

Abstract
Capture-recapture methods relying on dorsal fin natural markings have never been applied successfully to striped dolphins, Stenella coeruleoalba, and were rarely used to assess abundance of short-beaked common dolphins, Delphinus delphis. We used digital photo-identification to obtain abundance estimates of striped and common dolphins living in mixed groups in the Gulf of Corinth, Greece. The proportion of either species was calculated based on the relative number of photographs of adult animals showing relevant portions of their body during conspicuous surfacings. Striped dolphins and common dolphins averaged 95.0% and 3.2% of all individuals, respectively. Animals showing intermediate pigmentation accounted for another 1.8%. Striped dolphin numbers were relatively high, with a point estimate of 835 animals (95% CI = 631-1,106). Common dolphins numbers were low (point estimate 28 animals; 95% CI = 11-73) and individuals were scattered within striped dolphin groups, indicating that this common dolphin population may be nonviable. Within a semiclosed Gulf exposed to considerable anthropogenic impact, the future of both dolphin species is of concern due to their suspected geographic isolation and restricted extent of occurrence. Information provided here can be used to inform timely conservation efforts.

A pdf copy can be obtained from the journal's web site (subscribers only).

ITALIANO: il metodo della cattura-ricattura mediante foto-identificazione è stato applicato a gruppi di stenelle e delfini comuni nel golfo di Corinto, in Grecia. Se ne è ottenuta una stima numerica puntuale, che per le stenelle è risultata relativamente alta (835); mentre appare nettamente inferiore per i delfini comuni (28), una specie che in Mediterraneo è quasi ovunque in forte declino.

17 March 2011

89 organisations call on President Barroso to end environmentally harmful subsidies

89 European and international organisations, among which is also Tethys, have called on President Barroso to honour the Commission commitment to end environmentally harmful subsidies.

In 2006 the EU committed to defining a roadmap for the removal of environmentally damaging subsidies by 2008. The European Commission reiterated this commitment in 2007. And in 2010 the Europe 2020 Strategy stressed the need to phase out environmentally harmful subsidies. This is in addition to numerous calls by EU heads of state and the European Parliament for the phasing out of environmentally harmful subsidies.

“We are really concerned that the European Commission is failing to develop a roadmap for the abolishment of environmentally harmful subsidies. It is ignoring its own commitment and the requests of both the Parliament and Council” said Giuseppe Notarbartolo di Sciara, president of the Tethys Research Institute. “It is nonsensical that in this day and age public funds are still being used to subsidise activities that are damaging the environment on which we all depend.”

Reform of the Common Fisheries Policy and Common Agricultural Policy are advancing without any obvious analysis of the environmental effects of the massive subsidies handed out in these sectors.

“The EU is reforming both the Common Fisheries Policy and the Common Agricultural Policy. How can we know these two policies will be supporting sustainable sectors if there is no assessment of the potential environmental harm of these subsidies?”

Read more:
About the EU’s sustainable development strategy

DG Environment has commissioned a study providing methodology for identification, assessment and quantification of environmentally harmful subsidies, but it does not have an official status (get a pdf)

Get the full list of signatory organisations

06 March 2011

Cetaceans in the Mediterranean and Black Seas


A new book on the conservation of cetaceans in the Mediterranean and Black Seas has been recently published by ACCOBAMS in the occasion of the fourth meeting of its Parties.

The book, written by Giuseppe Notarbartolo di Sciara and Alexei Birkun Jr., presents an update on the presence and status of cetaceans in the ACCOBAMS area, including details about the occurrences of all recorded species and how the threats to cetaceans in the region are evolving. The book also contains a discussion of the most needed measures to improve the conservation status of the region's cetaceans.

Have a look at:
Notarbartolo di Sciara G. & Birkun A. Jr. 2010. Conserving whales, dolphins and porpoises in the Mediterranean and Black Seas: an ACCOBAMS status report, 2010. ACCOBAMS, Monaco.

Cetaceans of the Pelagos Sanctuary - a footage by Tethys


Some of the most beautiful shootings of cetaceans living in the Mediterranean made by Sabina Airoldi/Tethys during the summer cruises in the Cetacean Sanctuary. Tethys cruises are open to volunteers willing to help researchers collecting data on board the R/V "Pelagos".

Alcune tra le più belle riprese di cetacei del Mediterraneo realizzate da Sabina Airoldi /Tethys durante le crociere estive nel Santuario dei Cetacei. Gli stages di Tethys sono aperti alla partecipazione dei volontari interessati ad aiutare i ricercatori nella raccolta dei dati a bordo della barca "Pelagos".

Ziphius, underwater sounds and risk mitigation


Beaked whales have been involved in mass strandings near to the emission of military sonar sounds. Scientists' effort is to search for tools tailored to predict this species' presence and thus mitigate the involved risk. A new interesting scientific paper contributes to this.


ITALIANO: In diverse occasioni degli zifii si sono spiaggiati in concomitanza con emissioni di suoni da parte di sonar militari. Gli scienziati stanno cercando di mettere a punto degli strumenti per predire la presenza degli animali, mitigando così il rischio. Un nuovo interessante lavoro scientifico pubblicato di recente contribuisce in questo senso.


A. Azzellino , C. Lanfredi , A. D'Amico , G. Pavan , M. Podestà, J. Haun. "Risk mapping for sensitive species to underwater anthropogenic sound emissions: model development and validation in two Mediterranean areas"
Marine Pollution Bulletin - doi:10.1016/j.marpolbul.2011.01.003

Abstract
Recent observations of cetacean mass strandings, coincident with anthropogenic sounds emissions, have raised concerns on the potential environmental impact of underwater noise. Cuvier's beaked whale (Ziphius cavirostris) was reported in all the cited stranding events. Within the NATO Marine Mammal Risk Mitigation project (MMRM), multiple interdisciplinary sea trials have been conducted in the Mediterranean Sea with the objective of developing tools and procedures to mitigate the impact of underwater sound emissions. During these cruises, visual observations, passive acoustic detections and environmental data were collected. The aim of this study was to evaluate "a priori" predictions of Cuvier's beaked whale presence in the Alboran Sea, using models developed in the Ligurian Sea that employ bathymetric and chlorophyll features as predictors. The accuracy of these predictions was found adequate and elements are given to account for the uncertainties associated to the use of models developed in areas different from their calibration site.
Full paper (must be purchased)

05 March 2011

Why would whales eat garbage?


More than twenty plastic bags, a pair of sweat pants, hand towels, surgical gloves, pieces of plastic, electrical tape, and a golf ball were found in the stomach of a gray whale recently stranded near Seattle, USA. This is not the first time that human-produced debris have been found in the belly of a cetacean, although this appeared to be the largest quantity ever found, almost 1,5 kg.
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ITALIANO: Più di 20 sacchetti di plastica, un paio di pantaloni, asciugamani, guanti chirurgici, pezzi di plastica, nastro isolante e una palla da golf sono stati trovati nello stomaco di una balena grigia spiaggiatasi recentemente vicino a Seattle, negli Stati Uniti. Non è la prima volta che oggetti di produzione umana vengono ritrovati nello stomaco di un cetaceo, ma questa sembra il record in fatto di quantità - quasi un kg e mezzo. Qual è il motivo?
Nella vicina zona del Puget Sound molti cetacei muoiono ogni anno - per fame. La scarsità di cibo potrebbe essere il motivo per cui si spingono anche nelle acque vicino a zone industriali. A differenza delle altre specie, le balene grigie si nutrono filtrando il fango del fondale anziché l'acqua; per questo ingeriscono facilmente anche gli oggetti più svariati.
Maddalena Jahoda

04 March 2011

Orca - Hostage to fortune?


On February 24th 2010, the world was shocked by the tragic news that trainer Dawn Brancheau had been killed by Tilikum, a male orca at SeaWorld Orlando, USA, resulting in a huge media response. Just a few weeks before, another tragic death occurred at Tenerife’s Loro Parque in Spain, where trainer Alexis Martinez was killed by Keto, also a male orca. One year on, questions still remain unanswered – similar deaths have never been reported involving orcas in the wild, so should such large and complex animals be held in captivity?
Whale and Dolphin Conservation Society (WDCS) has launched ORCA WATCH and will put orcas in the spotlight to see what has changed since last year’s tragic events.
Captivity experts have been tracking the trade in orcas for some time. The results are alarming. 11 different dolphinaria, or public display facilities, in seven countries across the world currently hold orcas in captivity. 41 of these unfortunate animals are made to perform tricks for tourists, often in the name of conservation.

Learn more about Orca Watch

01 March 2011

Moby Duck: how lost bath toys helped oceanography


In January 1992, a crate full of packaged bath toys fell off the deck of a container ship during a journey across the Pacific. The fate of those 29.000 ducks, frogs, turtles and beavers, has led to greater knowledge of the world's oceans.

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The captivating account of the man who turned beachcombing into a science can be found in a book:
Flotsametrics And The Floating World: How One Man’s Obsession with Runaway Sneakers and Rubber Ducks Revolutionized Ocean Science by Curtis Ebbesmeyer and Eric Scigliano.


ITA: Moby Duck: i giocattoli da bagno persi in mare che aiutarono l'oceanografia

Nel gennaio del 1992 una cassa piena di animaletti di gomma cadde dal ponte di una nave container durante la traversata del Pacifico. Il viaggio di 29.000 papere, rane, tartarughe e castori di gomma attraverso i mari portò a importanti scoperte sulle dinamiche degli oceani di tutto il mondo.

Il racconto dell'uomo che fece della raccolta di oggetti dalla spiaggia una scienza è anche un libro (in inglese - vedi sopra)