21 April 2008

Magro bottino per i balenieri


Finalmente dopo cinque lunghi mesi di caccia alla balena, le navi da “ricerca” giapponesi sono rientrate nel porto.

Nonostante le proteste degli ambientalisti, la flotta baleniera è riuscita comunque a uccidere 551 balenottere minori.

551 sono meno di quelle che il governo giapponese si era inizialmente proposto di uccidere (oltre 800), ma si tratta in ogni caso di una specie in pericolo, che viene cacciata in un santuario internazionale.

Sorte migliore è capitata a megattere e balenottere comuni, che per fortuna non sono rimaste vittima di nessun arpione. Le prime sono state salvate dalle incessanti polemiche a livello internazionale, che avevano convinto Tokyo a rinunciare alla quota di 50 esemplari di questa specie. Le seconde, invece, si sono ‘salvate’ per un altro motivo.

Nonostante all’inizio della stagione di caccia il governo giapponese avesse dichiarato che le balenottere comuni erano in aumento e che ce ne fossero ben 9.000 esemplari nelle aree dove poi si è svolta la caccia, l’intera flotta non ne ha avvistato neanche un esemplare!

La battaglia per salvare le balene continua ora in Cile dove, tra due mesi, la Commissione Baleniera Internazionale (IWC) si riunirà per discutere il futuro della baleneria. Ci auguriamo un unico esito: lo stop definitivo a questa caccia insensata!

Silvia Bonizzoni

Foto: Australian Custom Service

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Per ulteriori informazioni:
http://www.greenpeace.org
http://www.enn.com

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