26 May 2010

Bambini e balene


"Corri, corri dobbiamo andare a liberare il capodoglio che è rimasto intrappolato nella rete derivante" - "Sì, solo un momento che finisco di aiutare la balenottera Alice a catturare i gamberetti invece dei sacchetti di plastica". Frasi di questo tipo hanno echeggiato di continuo lungo la passeggiata mare di Sanremo, dove lo scorso fine settimana oltre cento bambini si sono impegnati in giochi a squadre finalizzati a salvare le balene del Santuario Pelagos. Giochi inusuali, ideati dalla collaboratrice dell'Istituto Tethys Francesca Zardin per sensibilizzare i bambini ai problemi e ai pericoli che incombono sui cetacei del Santuario Pelagos.

Una conferenza al teatro Ariston, lezioni a classi elementari e medie e altri due eventi ludico-didattici, denominati "Colora la balena" e "Balena in fabula", insieme ai giochi a squadre, sono state le attività che Tethys ha organizzato per il Comune di Sanremo nell'ambito della manifestazione "Notti bianche - Pigna d'aMare", a cui hanno partecipato centinaia di persone tra grandi e piccini.

E mentre i bambini giocavano e coloravano sulla passeggiata sopra Portosole, che da oltre vent'anni ospita le nostre imbarcazione da ricerca, lo staff Tethys impegnato nella ricerca in mare segnalava l'avvistamento di una balenottera comune vicino alla costa e l'incontro emozionante con Matt, un capodoglio che abbiamo fotografato ben 11 volte dal 2000 a oggi.

Quando tutto è terminato, domenica sera, sull'asfalto grigio sono rimasti il disegno di una grande balenottera e la scritta "Salviamo le balene". Una sorta di muta evocazione dei tanti bambini che hanno colorato, giocato e lottato per loro.

E noi grandi? Noi cosa faremo per salvare le balene del Mediterraneo?

Sabina Airoldi

1 comment:

Anonymous said...

Complimenti a tutti!