Lipote addio
E' giunta notizia della probabile estinzione del baiji.
http://www.baiji.org/
http://www3.whdh.com:80/news/articles/world/BO36883/
http://www.wdcs.org/dan/publishing.nsf/allweb/14139AA1715D7109802572440032EE75
Una spedizione appena conclusa, cui hanno partecipato tra gli altri Randy Reeves, Brent Stewart, Bob Pitman ecc., alla ricerca del baiji (Lipotes vexillifer, in italiano "lipote") non ha trovato traccia di questi animali - notoriamente la specie di cetacei più minacciata, per la quale da tempo la comunità internazionale lancia accorati gridi di allarme.
Ebbene ci troviamo di fronte alla probabile, diremmo quasi certa estinzione della prima specie di cetaceo a cui qualsiasi essere umano oggi vivente, così come ogni suo progenitore per numerose generazioni, abbia potuto assistere. Forse un anno, un mese o anche un giorno fa l'ultimo baiji del pianeta si è adagiato senza vita sul fondo buio del grande fiume, senza che nessuno se ne accorgesse, senza nemmeno una piccola preghiera di commiato.
Si tratta di un segnale terribile per l'umanità intera. Distruggere un capolavoro creato in milioni di anni di evoluzione. Lascia storditi l'irreversibilità, il senso di sconfitta e di perdita. Cosa conta se l'avevamo visto nuotare o no, se viveva in Cina o in Madagascar? Il baiji era la speranza che non muore, il segno che tutto sommato ci fosse ancora un carta da giocare per rimediare al danno arrecato. Ora non più: il danno è stato fatto. E forse a questo punto poco conta se ne restano un paio di individui da qualche parte nel fiume, in attesa di una morte solitaria.
Giuseppe Notarbartolo di Sciara e Giovanni Bearzi
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