La pesca e i delfini comuni del Mar Ionio orientale
I ricercatori di Tethys Giovanni Bearzi, Stefano Agazzi, Joan Gonzalvo, Marina Costa, Silvia Bonizzoni, Elena Politi e Chiara Piroddi, insieme a Randall R. Reeves, hanno completato un nuovo manoscritto scientifico, attualmente in fase di revisione. Il lavoro, dal titolo Overfishing and the disappearance of short-beaked common dolphins from western Greece, si basa su tredici anni di dati raccolti nell’ambito dello Ionian Dolphin Project, dal 1995 al 2007.
La popolazione di delfino comune nelle acque attorno all’isola di Kalamos, in Grecia ionica, ha subito un rapido declino, passando dai 150 individui del 1996 ai 15 del 2007. Per comprendere questo crollo demografico, sono state testate varie ipotesi, ma alla fine solo una è stata validata: la pesca eccessiva esercitata nella zona ha portato a una drastica riduzione delle prede del delfino comune, causando il collasso della popolazione.
Questo studio rappresenta un passo importante. E’ infatti, la prima volta che i ricercatori mettono in relazione il declino della popolazione - già evidenziato in precedenti pubblicazioni - con una causa specifica. Viene anche quantificato l’impatto della pesca e il potenziale in termini di competizione fra i vari metodi di pesca e i delfini. L’impatto più consistente viene attribuito alla pesca a circuizione, che sottrarrebbe gran parte delle principali prede dei delfini comuni.
Questo contributo scientifico di Tethys indica anche quali misure gestionali potrebbero fermare il declino di una delle ultime comunità di delfino comune in Mediterraneo centrale. Si tratterebbe di operare un maggiore controllo sui metodi di pesca più dannosi per l’ecosistema - una misura che appare quanto mai fattibile se ci fosse la volontà politica di intervenire.
Silvia Bonizzoni
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