21 June 2011

C'è una balena? Osservatela senza disturbare: ecco come.



Sarà maggior attenzione, o comunicazione migliore, sarà forse davvero perché gli animali da un po' compaiono in zone inconsuete, sta di fatto che sempre più spesso, in estate, le notizie di avvistamenti di cetacei nei nostri mari si rincorrono. Un incontro con un branco di stenelle o addirittura con le balenottere o i capodogli è un'esperienza meravigliosa che dovrebbe servire a sensibilizzare i fortunati avvistatori occasionali alla causa della tutela dei cetacei e del loro ambiente. Non deve invece trasformarsi in un disturbo per gli animali, come invece a volte può accadere quando gli osservatori in barca - anche beneintenzionati - sono troppi o troppo insistenti.
Ecco quindi le semplici regole di condotta da seguire.
Si considera la zona di "attenzione" un raggio di 300 metri, all'interno del quale bisogna:
- mantenere velocità costante, calibrata sull'individuo più lento e comunque non superiore ai 5 nodi;
- mantenere una traiettoria solo leggermente convergente alla rotta degli animali, fino a diventare parallela, per poi allontanarsi progressivamente (vedi linea tratteggiata verde nello schema);
- evitare cambiamenti repentini di velocità e direzione;
- spegnere ecoscandagli e altri eventuali sonar;
- prestare particolare attenzione e mantenersi a distanza maggiore in caso di presenza di piccoli;
- allontanarsi immediatamente oltre i 300 metri se il comportamento degli animali appare perturbato (per esempio in caso di tentativi di fuga);
- limitarsi a 30 minuti di osservazione;
- se sono presenti più barche, restare all'interno del raggio dei 300 metri solo una alla volta, e solo per 15 minuti;
- evitare la zona in rosso, che è 50 metri per i delfini e 100 per balenottere e capodogli, a meno che non siano gli animali, di loro iniziativa, ad avvicinarsi. In questo caso evitare assolutamente di toccarli o di tentare di avvicinarli nuotando. M.J.
disegno tratto da Lignes Directrices Whale watching di ACCOBAMS

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