11 March 2009

European Cetacean Society Conference 2009 (2)


La città di Istanbul ha ospitato nei giorni scorsi il 23° congresso dell’European Cetacean Society, portando la manifestazione ai confini orientali dell’Europa.

Anche quest’anno Tethys è stata presente con una nutrita delegazione di 14 elementi provenienti da tutti i progetti, confermandosi un istituto di ricerca sempre attivo a livello internazionale. A guidare il gruppo Simone Panigada, presidente dell’ECS, che ha presentato un poster con cui ha spiegato i risultati di un survey riguardo le stenelle nel santuario Pelagos.

Il tema conduttore di quest’anno era incentrato sui cambiamenti climatici e i mammiferi marini, e ha visto la partecipazione come oratori invitati di Temel Oguz, Mads-Peter Heide-Jørgensen e Randy Wells che hanno rispettivamente parlato degli effetti del climate change sulle popolazioni che studiano rispettivamente nel Mar nero, nell’Artico e lungo la costa di Sarasota, in Florida.
I primi due giorni sono stati dedicati a workshop che hanno affrontato sia tematiche tecniche come la foto identificazione e la telemetria, sia argomenti di conservazione delle specie in pericolo come la foca monaca.

Il workshop che ha raccolto più partecipanti è stato dedicato agli zifidi, animali al centro della ricerca acustica negli ultimi anni, a causa degli spiaggiamenti di gruppo connessi con i sonar a media frequenza utilizzati dai militari nelle acque di tutto il mondo. Al termine della giornata è stato redatto un documento a nome dell’ECS da presentare ad ACCOBAMS, per fissare delle linee guida per la tutela degli zifi dalle letali esercitazioni della marina.

Per tre giorni si sono poi alternati 47 oratori, che hanno dato un quadro di altissima qualità sulla ricerca mondiale nel campo cetologico, alternando giovani studenti ad affermati nomi, tra cui Peter Tyack e Jonathan Gordon.

La poster session ha offerto come sempre la possibilità di confrontarsi in modo diretto con gli autori dei lavori, e di dare nuovi spunti a tutti.

I lavori si sono conclusi con una splendida festa danzante a bordo di una barca lungo le rive del Bosforo, perché in fondo, la forza di questo ritrovo annuale è nelle relazioni che si creano tra i partecipanti, ponendo le basi per future collaborazioni e amicizie.

Infine, per i più mattinieri, il giorno seguente una nuova crociera ha permesso di vedere alcune focene nuotare nelle acque sotto il ponte tra Asia ed Europa.

Istanbul si è rivelata agli occhi dei 300 partecipanti per la millenaria città che unisce storia e cultura di due continenti, e invita tutti a rincontrarsi tra un anno a Stralsund nel nord della Germania.

Francesca Zardin

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Foto: una parte della delegazione Tethys presente al congresso

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