Catture accidentali nelle reti da pesca: l’ennesimo nemico
Ogni anno milioni di tonnellate di animali marini rimangono vittime (accidentali) della pesca. Cetacei, squali, tartarughe, uccelli marini, pesci sotto taglia o non commerciabili, coralli e stelle marine sono solo alcuni esempi di ciò che viene indiscriminatamente pescato e ributtato in mare, ormai morto o morente.
Le catture accidentali (tecnicamente bycatch) riguardano numerose specie marine e la situazione è ancora più grave se si pensa che queste stesse specie sono già pesantemente afflitte da altre minacce di origine antropica.
Per denunciare la portata del problema, il WWF ha creato all’interno del suo sito una sezione dedicata al bycatch. Oltre a utili informazioni sulle diverse reti da pesca e sulle possibili soluzioni per ridurre le catture indesiderate, nel sito si può vedere un video di due minuti che, in una efficace sequenza di immagini, illustra la gravità del problema.
Una delle frasi conclusive del video raccomanda: "Dobbiamo pescare nel posto giusto, con la rete giusta, al momento giusto".
Aggiungerei solo... e nella quantità giusta.
Silvia Bonizzoni
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Per vedere il video del WWF:
http://www.panda.org/about_wwf/what_we_do/marine/problems/bycatch/index.cfm
Per maggiori informazioni:
http://www.panda.org/about_wwf/what_we_do/marine/problems/bycatch/issue/index.cfm
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