Petrolio tra i delfini?
Foto Reuters
Un cargo con a bordo 1000 tonnellate di greggio è in fiamme e sta minacciando le coste della Croazia.
La nave era diretta a Trieste, ma ieri ha preso fuoco a circa 13 miglia a est di Rovigno e ora le correnti la stanno trascinando sempre più verso la costa. L’equipaggio è stato messo in salvo, ma il problema ambientale incombe.
La zona in cui è avvenuto l’incidente è ben nota ai ricercatori dell’Istituto Tethys. Tra il 1986 e il 2000, Tethys ha infatti ideato e gestito l’Adriatic Dolphin Project, un progetto di ricerca sui tursiopi dell’Adriatico settentrionale.
Lo studio si è focalizzato nelle acque presso l’isola di Lussino, una delle zone più importanti per i cetacei, non distante dalle acque di Rovigno dove la nave sta bruciando.
In seguito a una proposta fatta da Tethys nel 1993 e agli sforzi dell’associazione croata Blue World, nel 2006 è stata ufficialmente istituita presso Lussino un’Area Marina Protetta dedicata ai delfini, dell’estensione di 526 Km2. Ma nonostante questi e altri tentativi di valorizzare il patrimonio naturalistico dell’Adriatico settentrionale, le minacce antropiche sono ancora molte, come ci dimostrano le recenti notizie.
In queste ore, si sta cercando di spegnere l’incendio e mettere in sicurezza il pericolosissimo carico della nave. Il Ministro dei Trasporti croato, Bozidar Kalmeta, afferma che “la situazione è grave ma al momento è tutto sotto controllo”.
Tuttavia, la preoccupazione è grande. In un mare chiuso e poco profondo come l’Adriatico, i danni derivanti da uno sversamento petrolifero sarebbero incalcolabili. Devastazioni ambientali, inquinamento, pesanti ricadute sul turismo che costituisce la più importante risorsa locale, e anche una possibile minaccia per i tursiopi, l’unica specie di cetacei che sopravvive in Alto Adriatico. Animali che già devono fare i conti con problemi ambientali gravissimi, che vanno dalla pesca eccessiva al degrado ambientale. E che ora potrebbero ritrovarsi a nuotare in una chiazza di petrolio.
Silvia Bonizzoni
---
Per maggiori informazioni:
http://www.alertnet.org/thenews/newsdesk/L06803310.htm
http://www.blue-world.org
http://www.tethys.org
No comments:
Post a Comment