Quando avvenne l’avvistamento
Quando avvenne l’avvistamento eravamo tutti all’erta. Il mare era perfetto, quasi non c’erano onde e il gommone avanzava rapido senza scossoni. Il nostro desiderio di vedere i delfini era accresciuto dal non essere riusciti a vederne nessuno il giorno precedente. Ci alzammo molto presto la mattina e con gran fretta perché qualcuno ci disse di aver visto dei delfini vicino a riva. Tutti corremmo al gommone dopo una rapida colazione. All’inizio non trovammo nulla ma poco lontano dal molo vedemmo qualcosa stagliarsi in lontananza. Già, quella fu una cosa emozionantissima, ma il bello doveva ancora venire. Tutti fremevamo sul gommone così ci avvicinammo. L’emozione fu grande ed è quasi impossibile comprenderla per chi ha visto un delfino solo in foto o in cartolina, come me prima d’allora. E’ una sensazione bellissima, si è così vicini da riuscire a sentire il respiro dei delfini, tra loro c’erano un giovane e un tenerissimo cucciolo con la madre. Mentre eravamo con i delfini vedevamo salti spettacolari tutto intorno a noi ed ogni volta prendevamo qualche appunto. I delfini erano così vicini al gommone che sembrava bastasse mettere una mano in acqua per toccarli. Ho avuto l’impressione che anche loro ci stessero osservando da sotto le onde e che si stessero chiedendo con curiosità chi fossimo. Dopo lo stupore di iniziare ci siamo tutti dati molto da fare. Ognuno aveva un compito preciso e lo svolgeva con decisione e determinazione. C’era chi guidava il gommone, chi cercava altri delfini con il binocolo, chi cronometrava le immersioni, chi fotografava le pinne dorsali dei delfini per poi poterli riconoscere ed infine che raccoglieva altri dati, come la posizione GPS, e chi li appuntava su particolari schede. Abbiamo passato due ore fantastiche con i delfini e ricorderò per sempre questa magnifica esperienza.
Giulio (14 anni), Roma
Kalamos, 27 luglio - 2 agosto
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