Tethys partecipa alla spedizione di Greenpeace nel Santuario Pelagos
Il primo di agosto è partita da Olbia la spedizione organizzata da Greenpeace per una verifica dello stato di salute del Santuario Pelagos. Simone Panigada, Vice presidente di Tethys, si è imbarcato sull’Arctic Sunrise, lo storico rompighiaccio di Greenpeace, insieme a un'equipe di scienziati e osservatori di istituzioni scientifiche.
Obiettivo principale della campagna, coordinata dall'Istituto Tethys, dall'Università di Siena e dall'IRPA (ex ICRAM), è effettuare una valutazione complessiva delle condizioni di salute dei cetacei, soprattutto balenottere comuni e stenelle striate, nel settore occidentale del Santuario.
Greenpeace effettuerà anche il conteggio della plastica e degli oggetti galleggianti alla deriva, monitorerà il traffico navale e preleverà campioni di acqua per successive analisi batteriologiche che possano indicare la presenza di idrocarburi, che saranno poi analizzati dal Laboratorio di Ricerca della Federazione di Damanhur e dal Dipartimento di Chimica dell'Università di Torino.
Greenpeace chiede un Piano di Gestione che affronti e risolva le minacce che gravano sul Santuario, dalla pesca illegale all'inquinamento, dal traffico navale ai rumori che allontanano i cetacei. Secondo l'associazione ambientalista "invece di tutelare il Santuario, Italia, Francia e Monaco continuano a perdere tempo - ad esempio la Francia ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia dell'UE, perdendo la causa, per difendere la sua flottiglia di reti derivanti, mentre l'Italia aveva autorizzato nel Santuario un sito industriale offshore, il rigassificatore di Livorno, che per fortuna è stato bloccato."
La campagna si concluderà a Genova il 12 agosto.
Photo: Greenpeace
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